CHINA & HONG KONG SAR | Insolvenze e fallimenti: collaborano i tribunali della Cina continentale e Hong Kong

Insolvenze e fallimenti: collaborano i tribunali della Cina continentale e Hong Kong

Sono a Shanghai, Xiamen e Shenzhen i tribunali titolati in Cina a seguire i procedimenti fallimentari. Ma quelli di Hong Kong sono chiamati a cooperare e a prestare assistenza, per un riconoscimento reciproco delle sentenze.  La collaborazione è stata sancita dal Segretario alla Giustizia di Hong Kong e dal Vicepresidente della Corte Suprema del Popolo(noto anche come SPC)della Cina continentale, che nell’incontro del 14 maggio 2021 hanno redatto un verbale congiunto specificamente indirizzato a regolare la materia. (Il documento al link )

In precedenza, le differenze nei regimi di trattamento dell’insolvenza tra Hong Kong e la Cina continentale erano di grave ostacolo al salvataggio delle società. Le nuove disposizioni sono quindi destinate a facilitare e incoraggiare la ristrutturazione del debito e il recupero di imprese in difficoltà finanziarie. Garantiscono inoltre una migliore protezione dei beni della società debitrice, a tutela anche degli interessi dei creditori.

Più in generale il provvedimento rappresenta anche una pietra miliare nei rapporti legali e amministrativi tra Cina continentale e Hong Kong. Un precedente inteso a fare scuola nell’armonizzazione delle normative su più larga scala.

Ulteriori indicazioni e chiarimenti sulla disciplina sono attesi a breve. Ed è già stata annunciata una guida pratica e operativa sia dall’SPC sia dal governo di Hong Kong, così da precisare meglio i rispettivi compiti e funzioni.

Shanghai, Xiamen, Shenzhen, sedi dei tribunali intermedi del popolo

Stando alle designazioni dell’SPC, è chiaro sin d’ora che Shanghai, Xiamen e Shenzhen diventano città pilota per i tribunali intermedi del popolo, mentre i fori di Hong Kong vengono chiamati a dare il proprio contributo operativo e asseverativo nei processi per fallimento (insolvenza).

In forza delle nuove disposizioni, l’intermediate People’s Court di volta in volta competente, diventa nevralgico per decidere su un ampio spettro di casi, come la liquidazione coatta amministrativa, la liquidazione volontaria dei creditori e la ristrutturazione del debito aziendale. Il liquidatore, definitivo o provvisorio, di Hong Kong vi deve quindi fare costante riferimento. Non diversamente vi si deve indirizzare anche per il riconoscimento della sua carica o per ricevere assistenza nell’esercizio delle sue funzioni.

Tra i vari collegi giudicanti vige peraltro il principio della assoluta reciprocità. In caso di procedura di insolvenza nella Cina continentale, l’amministratore del fallimento può rivolgersi all’Alta Corte di Hong Kong per ottenere i permessi di liquidazione fallimentare e per le pratiche di riorganizzazione e compromesso, ai sensi della legge sulla Bancarotta d’impresa (o EBL) della Repubblica Popolare cinese. Ed è sempre la magistratura di Hong Kong che gli deve accordare il potere e le autorizzazioni a esercitare. (Per i dettagli sulla presentazione delle domande, si consulti la guida pratica al link.

Limitazioni al riconoscimento e all’assistenza

Un Tribunale del Popolo può anche rifiutare il nulla osta a un procedimento di insolvenza. E negare quindi sostegno alla regione amministrativa speciale di Hong Kong nelle relative pratiche concorsuali. Secondo il parere dell’SPC, in caso di liquidazione coatta amministrativa, liquidazione volontaria dei creditori e ristrutturazione del debito societario (ai sensi dell’Ordinanza sulle società), i fascicoli possono infatti essere aperti solo a precise condizioni. E sempre il centro degli interessi principali del debitore – generalmente indicato come il luogo di costituzione dell’impresa – deve essere, per oltre sei mesi consecutivi, situato a Hong Kong.

Ai sensi del parere della SPC, per accogliere un dossier relativo a una liquidazione, il Tribunale del Popolo competente deve tenere conto di numerosi fattori. Come per esempio il luogo della sede principale del debitore e del centro fondamentale dell’attività e la collocazione dei beni più importanti. Particolare attenzione si dovrà anche prestare alle necessarie garanzie per i creditori, così come previsto dalla legge sulla Bancarotta delle imprese (EBL). In particolare saranno giudicati severamente i trattamenti ingiusti verso i creditori della Cina continentale e le frodi.

Un procedimento può venire ricusato anche quando si ritenga in contrasto con i principi fondamentali del diritto della Cina continentale. O quando rechi offesa all’ordine pubblico. O ancora sia di oltraggio al buon costume.

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Forte di un’esperienza pluridecennale, il nostro gruppo internazionale di consulenza legale, fiscale e strategica Horizons Corporate Advisory mette a disposizione il suo team di professionisti per trattare i procedimenti di insolvenza nella Cina continentale e ad Hong Kong. L’obiettivo prioritario è quello di facilitare la ristrutturazione del debito e il recupero di imprese in difficoltà finanziarie e di garantire in parallelo la protezione dei beni della società debitrice e la tutela dei creditori

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