Home & Design made in Italy per le élite cinesi

Sottotitolo: La Cina guida la ripresa economica con un deciso impulso ai consumi. Ottime prospettive per i prodotti italiani al top di gamma

Solo ieri era considerata la fabbrica del mondo. Oggi la Cina è il principale approdo di prodotti e servizi al top. Con un pil che nei primi tre mesi di quest’anno ha messo a segno un balzo del 18,3 per cento rispetto al 2020, il trend di crescita è destinato a sfiorare su base annua il 9 per cento. Il Paese si pone in testa alla ripartenza globale.

L’architettura e il design sono i comparti principe dove questa stagione di rinascita può trovare la più compiuta espressione. Linee di avanguardia pronte a sposarsi con la purezza e con il respiro che da età immemorabile distinguono le dimore del Paese di Mezzo. Tutto un mondo da inventare a partire da nuove prospettive sociali e culturali e da una fresca, ma spiccata, coscienza ecologica ben decisa ad affermarsi.

Piemonte Home Design

Non è dunque un caso che la Camera di commercio di Torino si sia fatta promotrice di “Piemonte Home Design”, progetto di business development dedicato alle aziende del comparto arredo & casa. L’innovativo concept prevede la creazione di un modello abitativo che si caratterizzi per produzioni del territorio e che lavori sulle affinità culturali tra il Piemonte e la Cina. I suoi programmi vengono perfezionati anche con il coinvolgimento di developer locali.

Prima di sbarcare su un mercato complesso come quello cinese è, però, fondamentale comprenderne dinamiche e strumenti di tutela. Per questo Piemonte Home Design promuove opportunità commerciali, sempre ponendo l’accento sulla preparazione ai mercati esteri e sulla consapevolezza aziendale rispetto ai principali aspetti che regolano un processo di internazionalizzazione.

Da qui la collaborazione con il gruppo internazionale di consulenza legale, fiscale e strategica Horizons Corporate Advisory e con gli altri partner progettuali che, in un ciclo di 6 pillole informative – rapidi, ma istruttivi webinar svoltisi tra giugno e luglio di quest’anno -hanno contributo a dipingere un affresco del mercato cinese, con le sue peculiarità, opportunità e inevitabili rischi.

A guidare gli incontri di Horizons Corporate Advisory è stata chiamata l’avvocato Lucia Myriam Netti, Regional Partner EMEA, Russia e Bielorussia di Horizons Corporate Advisory. Roberto Gilardino, Regional Partner, North Asia and additional countries di HCA, e avvocato in Cina, si mette invece a disposizione, insieme con lo stesso avvocato Netti, per gli approfondimenti successivi alle giornate.

La Silver Age della Cina. Ambienti e design sempre più sofisticati

Piemonte Home Design poggia su solide fondamenta.E lo dimostrano le analisi di ChinaRoom – Politecnico di Torino, centro specializzato nello studio dell’architettura e dell’urbanizzazione nella Cina contemporanea, e contributor di eccellenza del progetto. Nell’ambito della sua pianificazione, China Room ha infatti prodotto un’indagine sulle principali tendenze del mercato cinese. E i risultati sono di grande interesse proprio sotto il profilo delle ricadute economiche per gli operatori. “Il mercato della casa nella Cina contemporanea si trova ad un punto di svolta – informa il Dott. Francesco Carota, research fellow di China Room – Dopo l’ingresso in quella che, l’attuale Presidente cinese, Xi Jinping, ha definito l’economia del New Normal, ovvero un momento di maggiore stabilità della crescita economica del paese, il mercato immobiliare è entrato in quella che è stata indicata dalla letteratura come la “Silver Age”, una fase caratterizzata dall’esigenza di migliorare la qualità della vita domestica.”

Gli ambienti sono stati via via meglio adeguati ai diversi stili di vita dei loro occupanti. Tutto mentre i promotori immobiliari hanno iniziato a definire modelli abitativi per single, giovani coppie, giovani coppie con figli, coppie di adulti con più generazioni nella stessa abitazione, anziani senza più figli. “Sono così emerse nuove tipologie abitative, oltre a quelle tipiche, concepite per nuclei familiari standard – prosegue Carota – Ciò ha portato a un riadattamento del settore dell’arredo, anche dal punto di vista stilistico. Accanto alle case in perfetto stile cinese, stanno prendendo piede soluzioni caratterizzate da elementi occidentali antichi o altre più essenziali, con richiami allo stile nordico o al nuovo industrial, che occhieggia ai loft newyorkesi”. Tutto sulla scia di trend sempre più sofisticati.

Horizons Corporate Advisory: in Cina investimenti da tutelare

Per progettisti e architetti ci sono tutti i presupposti per un proficuo decollo del loro business in Cina. Ma tutti debbono prepararsi la strada.Con consapevolezza e prudenza, senza fughe in avanti, e soprattutto nel pieno rispetto della legge e nella tutela dell’investimento.

Tutti gli interventi del ciclo di webinar di “Piemonte Home Design” hanno contribuito a mettere bene a fuoco le opportunità, dando in parallelo concrete indicazioni sulla gestione dei rischi. Prioritaria innanzitutto la protezione del marchio, come fondamentale passaggio per assicurarsi un’identità e visibilità nel mercato cinese. Quindi la contrattualistica commerciale in Cina, con le sue peculiarità e i conseguenti misure di salvaguardia. Infine l’e-commerce, come programma di scambi d’avanguardia, ma da gestire con cura, sempre nel quadro di ferree regolamentazioni.

Marchi e brevetti da proteggere

La tutela della proprietà intellettuale – con gli strumenti più idonei per assicurarla in Cina – rappresenta una fase cruciale per chi, come designer e architetti, proprio sulle opere di ingegno costruisce la propria prosperità. Di qui i temi della prima giornata di webinar. “Marchi e brevetti sono tra i beni principali del patrimonio aziendale – spiega l’avvocato Netti – Garantiscono infatti il pieno sfruttamento delle proprie invenzioni e conferiscono un segno distintivo, in via esclusiva,alla propria attività. Tutto con vantaggi economici di grande rilievo”.

La legislazione cinese in materia di diritti di privativa industriale è stata fatta oggetto di numerose modifiche ed aggiornamenti, soprattutto in seguito all’adesione a vari trattati internazionali. Ma numerosi ambiti restano sottoposti alla disciplina nazionale. Spiega l’avvocato Netti: “Nel pensare collettivo la Cina è uno dei Paesi ritenuti a maggior rischio per la tutela della proprietà intellettuale. In realtà, nel quadro del panorama normativo, vi sono tutti gli strumenti per tutelarsi in modo concreto. Sicuramente le tempistiche sono importanti. Per chi si affaccia al mercato cinese direi che il primo passo, fondamentale e necessario, è salvaguardare i propri diritti di proprietà intellettuale fin da subito, senza indugio. E per far questo vi sono dispositivi appositi previsti dalla normativa cinese di cui le nostre imprese possono avvalersi. Si tratta però di norme che spesso, data la peculiarità dei regolamenti cinesi, non sono conosciute o non lo sono in modo approfondito”.

Contratti a tutela dell’investimento

In Cina, come del resto altrove, la sicurezza dell’investimento risulta fortemente ancorata ai principi di legge e alle clausole dei contratti, siano essi d’agenzia, di distribuzione o di assistenza tecnica.  In ogni caso strumenti di lavoro imprescindibili per chi intende far valere il primato dei propri progetti e manufatti d’alta gamma. Non certo per caso la contrattualistica ha rappresentato il secondo fondamentale tassello dei webinar condotti dagli esperti di HCA. “Nella sua veste di leader economico mondiale, la Cina si è trovata a gestire una sempre più imponente mole di transazioni con operatori esteri – illustra Roberto Gilardino – E la normativa interna si è infatti rapidamenteadeguata alle nuove esigenze di un mercato sempre più globale”. Nonostante i ripetuti interventi normativi e vari accordi di programma tra il Governo cinese e altri attori internazionali, i contratti di diritto cinese restano tuttavia fortemente influenzati della disciplina nazionale. Una giurisprudenza che bisogna saper padroneggiare.

“Inoltre – precisa Gilardino – nella redazione di un contratto con una controparte cinese, le diversità linguistiche e culturali possono risultare cruciali e debbono essere tenute in debita considerazione. Spesso, una medesima clausola contrattuale può essere interpretata diversamente dalle parti. Da qui, l’esigenza di redigere un contratto il più dettagliato possibile. Perché solo in un contesto chiaro si stringono accordi improntati alla massima fiducia”.

“Spesso – afferma l’avvocato Netti – costatiamo nelle imprese un certo scetticismo nell’andare a firmare un contratto con una parte cinese. Si tratta di una conseguenza di un’importante distanza, non solo fisica ma soprattutto culturale e normativa con la Cina. La risposta a queste diffidenze sta proprio nei contratti, che sempre – transazioni commerciali non escluse – debbono essere redatti in punta di diritto. Il contratto deve costituire per gli operatori uno strumento pratico, che, con le adeguate cautele e accorgimenti, si rivela fondamentale nel regolare i rapporti tra le parti. Come chiarito nei nostri webinar, in Cina ci sono tutti gli strumenti contrattuali per salvaguardare un investimento. Occorre solo saperli far valere a tutela delle nostre imprese. Horizons da sempre opera secondo questo principio: individuare soluzioni concrete ed efficaci, nella piena certezza della legge”.

Nell’E-commerce il futuro degli scambi

Quanto all’e-commerce, rappresenta il futuro delle transazioni internazionali: un orizzonte di business a cui proprio gli studi di progettazione possono guardare con crescente interesse. La Cina anche su questo fronte occupa posizioni d’avanguardia. Di qui l’attenzione dei partner di HCA a questa nuova, ma già rilevante, modalità di commercializzazione dei prodotti. “Il successo dell’e-commerce cinese non ha eguali in tutto il mondo – considera l’avvocato Netti chiosando i contenuti della terza giornata di webinar – E’ cresciuto del 27,5% nel 2020 ed è destinato ad espandersi di un altro 21,0% nel 2021. Secondo i più recenti rapporti delle società di ricerche di mercato, in Cina l’e-commerce rappresenterà nel corso di quest’anno il 52% delle vendite al dettaglio totali. Un traguardo che il paese asiatico taglierà primo assoluto nel mondo”.

Per gli imprenditori occidentali si affacciano opportunità uniche che però, proprio nell’approccio con il mercato cinese, hanno risvolti legali da tenere nella massima considerazione. E proprio con l’obiettivo di garantire a marchi e brevetti la massima tutela. “Con lo sviluppo dell’e-commerce e l’utilizzo dei social media per finalità di marketing le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale online rappresentano purtroppo rischi concreti – spiega l’avvocato Gilardino – Si tratta di malversazioni che possono arrecare gravi pregiudizi economici e imprimere effetti distorsivi sul mercato. Per questo idonei protocolli di salvaguardia dei beni immateriali sono, oltre che utili, sempre più necessari”. Architetti e designer saranno i primi a trarre vantaggio da policy corrette. Le loro opere saranno meglio apprezzate con le opportune tutele.

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